Oggi parliamo di un argomento molto importante, che può fare la differenza tra una barca a galla e una barca affondata: le prese di mare, gli scarichi e le valvole a sfera.
Con prese di mare e gli scarichi, denominati genericamente “passascafo”, intendiamo tutti gli elementi posizionati sotto la linea di galleggiamento che consentono l’ingresso o l’uscita dell’acqua della barca, regolati da una volvola a sfera posizionata all’interno dello scafo. Questi elementi posso essere composti da diversi materiali, ma i più comuni sono in ottone, acciaio, bronzo e plastica.
Prese di mare, scarichi e valvole a sfera a bordo, cosa bisogna sapere?
Esempio calzante di dove poter trovare questi elementi sono i wc di bordo. Infatti i wc sono collegati alla presa di mare per quanto riguarda il carico di acqua di mare per il risciacquo, mentre per l’evacuazione delle acque sporche ci sarà un tubo collegato direttamente ad uno scarico. Possiamo trovare ancora questi elementi in prossimità del motore che può necessitare di una presa di mare per aspirare dell’acqua utilizzata per il suo raffreddamento, o ancora possiamo trovarli utilizzati per gli scarichi del lavandino o in generale delle acque nere, nei sistemi di raffreddamento, ecc…
Il corretto montaggio
Uno scarico o una presa di mare che sia stata montata correttamente vedrà direttamente collegata una valvola a sfera. La valvola a sfera, o saracinesca, è una chiusura che ci permette di interrompere l’ingresso o l’uscita dell’acqua di mare all’interno della nostra imbarcazione, mediante lo spostamento di una leva di serraggio.
Collegata alla valvola, sul lato opposto alla presa di mare o allo scarico, troveremo un portagomma su cui verrà collegato il tubo, ben saldato con delle fascette in acciaio inox, dell’utenza che andrà a servire. Anche in questo caso sia le valvole che i portagomma posso essere di diverso materiale ovvero ottone, acciaio, bronzo e plastica.
E’ possibile collegare la presa di mare o lo scarico, tramite un cavetto preferibilmente in rame, ad una piatra di massa o ad un anodo, così da scaricarne le correnti calvaniche e ridurne l’usura, allungandone così la vita.
Ricordiamo che l’installazione di una presa di mare o di uno scarico sono operazioni molto importanti che vanno lasciate fare preferibilmente ad operatore esperto.
L’importanza
Come abbiamo potuto vedere questi elementi sono indispensabili sulle nostre imbarcazioni per permettere di mantenere l’acqua all’esterno della nostra barca, e farne scorrere verso l’interno solo quella per noi necessaria.
Quali sono i materiali più utilizzati
Andiamo ora ad analizzare i vari materiali delle prese di mare, scarichi e valvole che ci offre il mercato.
Il materiale più utilizzato oggi è sicuramente l’ottone (lega a base di rame e zinco), probabilmente per il suo rapporto costo/resistenza.
Da alcuni anni però hanno preso piede gli elementi in bronzo (a base di rame e stagno), più resistente dell’ottone, ma anche più costoso a causa del suo complicato processo di produzione che lo rende anche meno ecosostenibile.
Sul mercato troviamo anche gli stessi elementi in acciaio inox 316 “passivo”, ovvero trattati per resistere anche più del bronzo agli agenti marini. Anche in questo caso il trattamento li rende più costosi e meno ecosostenibili dei precedenti, ed in caso vengano scalfiti o corrosi esternamente questo trattamento perde di efficacia.
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Infine troviamo quelli comunemente detti in plastica, in realtà non parliamo di comune plastica ma di polimeri sintetici. Questo materiale li rende resistenti alla corrosione quasi quanti il bronzo, ma meno resistenti all’esposizione del sole e alle variazioni di temperatura. Inoltre occupano molto più spazio rispetto ai componenti in metallo ed anche in questo caso il costo è solitamente più elevato. Spesso li vediamo installati su barche da regata in quanto, in questo caso, la loro leggerezza risulta un notevole vantaggio.
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La manutenzione
Per non incorrere in brutte sorprese è fondamentale una giusta manutenzione. Per quanto riguarda le prese di mare e gli scarichi è importante controllare periodicamente la loro impermeabilità nella giuntura con lo scafo, che non presenti scollamenti e infiltrazioni d’acqua. Importantissimo è anche il controllo sullo stato di usura, dovuta prevalentemente alle correnti calvaniche e dall’ossidazione dei metalli.
Per quanto riguarda la valvola invece, oltre al controllo sullo stato di usura, è fondamentale che la leva sia sempre funzionante e ci permetta in maniera agile di chiudere ed aprire la saracinesca quando necessario. Spesso la valvola può trovare impedimenti come detriti di scarico, formazione di alghe marine, incrostazioni di calcare, ecc…, per questo va periodicamente controllata e se necessario pulita e lubrificata con grassi o spray preferibilmente impermeabili e/o a base siliconica. Infine controllare lo stato dei portagomma e delle fascette.
Oltre al controllo e la lubrificazione periodica che può essere fatta anche in mare, molto importante è una profonda pulizia delle prese di mare e degli scarichi che sicuramente risulta più agevole quando la barca è a secco.
Ultima, ma fondamentale nozione: quando parliamo di prese di mare, scarichi e valvole a sfera, se abbiamo qualche dubbio durante un check di controllo, sostituiamo senza indugi il pezzo. Ricordiamoci che per pochi euro o decine di euro mettiamo a rischio, in maniera irrevocabile, la sicurezza dei passeggeri e dell’imbarcazione.
I falsi miti
Infine vogliamo sfatare alcuni falsi miti “da pontile”, che possono portarci fuori strada e farci correre solo gravi rischi.
Si possono utilizzare anche materiali da idraulica domestica è lo stesso
I prodotti finalizzati ad uso edile, per quanto di buona qualità, sono per lo più composti di leghe ferrose e/o pensati per il solo passaggio di acqua dolce, non sono progettati quindi per resistere agli agenti marini ed alle correnti calvaniche. Il che porterà ad una veloce corrosione, e di conseguenza ad un veloce malfunzionamento, di questi elementi.
Il colore della maniglia delle valvole ne indica la qualità.
Falso! Il colore della maniglia cambia semplicemente in base al produttore. La qualità delle maniglie sta soprattutto nei materiali in cui sono composti.
Una volta dipinte non si corrodono più.
Falso! La corrosione dei componenti, soprattutto metallici, deriva dall’umidità e dalle correnti calvaniche, oltre che dallo sporco e dalla salsedine proveniente dal mare. Parliamo di reazioni chimico/fisiche naturali che purtroppo non basta una mano vi vernice per arrestarle.
Ora che abbiamo le idee un po’ più chiare sulla funzione e sui rischi di una mancata manutenzione delle prese, dei scarichi a mare e delle valvole a sfera, cosa stiamo aspettando ad effettuare dovuti controlli? Let’s work!
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